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Animazione per Bambini a Roma
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Come Diventare un Animatore Turistico? Scopri il percorso giusto

Lavorare come animatore turistico significa regalare sorrisi, divertimento ed esperienze indimenticabili a chi è in vacanza. 

Ma come si diventa un animatore turistico

Quali sono i requisiti richiesti e quali opportunità di lavoro offre questo settore?

In questa guida scoprirai come diventare un animatore turistico che lavora nei villaggi, quali competenze servono e come avviare la tua carriera in questo mondo affascinante.
Come diventare un animatore turistico? Scopri il percorso e le competenze necessarie
Argomenti

 

Quali sono i requisiti richiesti per diventare animatore turistico?

Comunicazione di servizio: se vuoi leggere altri articoli sul mondo dell’animazione per bambini, allora vista il blog alla sezione “come diventare un animatore“.

Come diventare un animatore turistico significa entrare in un mondo dinamico, ricco di opportunità e in costante evoluzione. 

Per accedere a questa professione, però, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali che riguardano età, attitudini personali e, in alcuni casi, anche esperienze pregresse.

La prima condizione da rispettare è l’età minima, che solitamente parte dai 18 anni, anche se alcune agenzie accettano candidati di 17 anni con il consenso dei genitori. 

L’energia e la predisposizione ai rapporti interpersonali sono essenziali: un animatore turistico deve avere una personalità solare, saper comunicare con persone di ogni età e trasmettere entusiasmo in ogni attività. 

L’empatia e la capacità di adattamento sono qualità imprescindibili, perché il lavoro richiede di interagire con persone diverse e gestire situazioni sempre nuove.

Anche la disponibilità a viaggiare è un aspetto chiave, dato che molte opportunità si trovano in villaggi turistici, resort e navi da crociera, sia in Italia che all’estero. 

Per alcune posizioni specifiche, come animatore mini club o istruttore sportivo, può essere richiesta un’esperienza pregressa nel settore dell’intrattenimento o dello sport, ma in genere la formazione avviene direttamente sul campo, grazie ai corsi offerti dalle agenzie di animazione.

Infine, avere una buona conoscenza delle lingue straniere – in particolare l’inglese – rappresenta un grande vantaggio, soprattutto per chi desidera lavorare in strutture turistiche internazionali. 

Se ti stai chiedendo come diventare un animatore turistico, assicurati di possedere questi requisiti e inizia il tuo percorso con entusiasmo e determinazione!

 

Quanti anni si deve avere per fare l’animatore?

Per diventare animatore turistico, l’età minima richiesta varia a seconda delle agenzie e delle strutture turistiche. 

In genere, è necessario avere almeno 18 anni, poiché si tratta di un lavoro che comporta responsabilità, gestione del pubblico e capacità organizzative. 

Tuttavia, alcune agenzie possono accettare candidati di 17 anni, purché abbiano il consenso dei genitori e dimostrino di possedere le qualità adatte per il ruolo.

L’età massima non è rigidamente stabilita, ma il lavoro dell’animatore turistico richiede energia, dinamismo e resistenza fisica, per cui la fascia di età più comune tra i professionisti del settore va dai 18 ai 35 anni. 

Chi desidera fare carriera e raggiungere posizioni come capo villaggio o responsabile dell’animazione può proseguire la propria attività anche oltre questa soglia, acquisendo esperienza e capacità di leadership.

Se l’idea di lavorare in un villaggio turistico ti affascina, ma ti stai chiedendo come diventare un animatore turistico, l’età non deve essere un limite. 

Ciò che conta davvero è la passione per il divertimento, la voglia di mettersi in gioco e la predisposizione a lavorare con il pubblico

Se hai il giusto spirito e l’entusiasmo necessario, puoi iniziare il tuo percorso già alla prima opportunità disponibile! 

 

Che cosa occorre fare per diventare animatore turistico?

Diventare animatore turistico richiede una combinazione di competenze pratiche, entusiasmo e capacità di coinvolgimento

Il primo passo è sviluppare una forte predisposizione al contatto con il pubblico, poiché il ruolo di un animatore è quello di intrattenere, organizzare attività e creare un’atmosfera positiva per gli ospiti del villaggio turistico.

Le competenze fondamentali includono ottime capacità comunicative, energia e spirito di squadra

Un animatore deve saper coinvolgere gruppi di persone, gestire giochi, spettacoli e attività sportive con sicurezza e professionalità

La conoscenza delle lingue straniere, soprattutto inglese, francese o tedesco, è un grande vantaggio, soprattutto per chi desidera lavorare in villaggi internazionali.

Dal punto di vista della formazione, non è richiesto un titolo di studio specifico, ma è utile avere esperienze pregresse in settori come l’animazione per bambini, il teatro, la danza o l’intrattenimento

Per chi è alle prime armi, molte agenzie offrono corsi di formazione gratuiti o stage pratici per acquisire esperienza sul campo.

Infine, chi vuole sapere realmente come diventare un animatore turistico deve avere un atteggiamento positivo, flessibile e adattabile.

La vita dell’animatore è dinamica e spesso intensa, con orari variabili e imprevisti da gestire. 

Chi riesce a mantenere entusiasmo e passione in ogni situazione avrà le migliori possibilità di successo in questo settore!

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Cosa fa l’animatore turistico? Mansioni e attività

Diventare un animatore turistico significa entrare nel cuore pulsante di un villaggio vacanze, il professionista che trasforma un semplice soggiorno in un’esperienza indimenticabile. 

Il suo compito principale è quello di coinvolgere gli ospiti in attività di svago, sport e spettacolo, creando un’atmosfera di allegria e socializzazione.

Le mansioni dell’animatore turistico variano in base al ruolo specifico ricoperto. 

Alcuni si occupano di giochi di gruppo e tornei sportivi, altri sono esperti in spettacoli serali, cabaret e musical

C’è chi anima il mini club, intrattenendo i più piccoli con attività ludico-educative, e chi gestisce lezioni di danza, fitness o acquagym per gli adulti.

Oltre all’intrattenimento, un animatore ha anche la responsabilità di curare l’accoglienza e il benessere degli ospiti, assicurandosi che tutti si sentano a proprio agio e coinvolti nelle attività proposte. 

Questo richiede una grande energia, empatia e capacità organizzativa.

Il lavoro di un animatore non si limita solo alla parte visibile del divertimento. 

Dietro le quinte, c’è un’attenta pianificazione degli eventi, la preparazione di spettacoli e il coordinamento con il team per garantire un’esperienza impeccabile. 

Chi desidera capire come diventare un animatore turistico deve essere pronto a mettersi in gioco, adattarsi a ritmi intensi e vivere ogni giorno con entusiasmo.

 

Cosa fa l’animatore mini club?

L’animatore mini club è una figura fondamentale all’interno di un villaggio turistico, dedicata esclusivamente all’intrattenimento e alla cura dei bambini. 

Il suo obiettivo principale è creare un ambiente sicuro, divertente e stimolante per i più piccoli, regalando loro esperienze indimenticabili mentre i genitori si rilassano.

Le attività dell’animatore mini club spaziano tra giochi di gruppo, laboratori creativi, baby dance e spettacoli teatrali, sempre adattati all’età e alle esigenze dei bambini. 

Un bravo animatore sa come coinvolgere ogni bambino, creando momenti di socializzazione e favorendo il lavoro di squadra. 

L’entusiasmo e la capacità di instaurare un rapporto empatico con i più piccoli sono qualità imprescindibili per questo ruolo.

Oltre all’animazione, l’animatore mini club deve anche garantire il benessere e la sicurezza dei bambini, assicurandosi che ogni attività si svolga in un contesto protetto. 

È essenziale avere pazienza, energia e un’ottima gestione del tempo, per bilanciare momenti di gioco attivo con attività più rilassanti come il racconto di fiabe o i lavoretti manuali.

Questa professione è perfetta per chi ama stare a contatto con i bambini e ha un’indole solare e dinamica

Entrare nel mondo dell’animazione mini club significa non solo far divertire i più piccoli, ma anche lasciare un ricordo positivo nelle loro vacanze e contribuire alla loro crescita attraverso il gioco e la creatività.

 

Quante ore al giorno lavora un animatore turistico?

L’orario di lavoro di un animatore turistico varia a seconda del villaggio, della stagione e del ruolo ricoperto. 

In genere, una giornata tipo è intensa e ben scandita, con attività suddivise tra mattina, pomeriggio e sera.

Un animatore turistico lavora mediamente tra le 8 e le 12 ore al giorno, con momenti di pausa tra un’attività e l’altra. 

La giornata inizia solitamente con l’accoglienza degli ospiti e le prime attività di risveglio muscolare o giochi in piscina. 

Nel pomeriggio, il focus si sposta su tornei sportivi, laboratori creativi e spettacoli per bambini e adulti. 

La sera è il momento clou della giornata, con spettacoli, cabaret, karaoke e serate a tema che coinvolgono tutto il pubblico.

Nonostante l’impegno, il lavoro è altamente dinamico e stimolante. 

L’energia e il sorriso sono essenziali per mantenere alto il coinvolgimento degli ospiti. 

Chi sceglie di fare l’animatore turistico deve avere una forte resistenza allo stress e un’ottima capacità di gestione del tempo, perché le ore di lavoro possono essere lunghe e richiedere una grande dose di entusiasmo.

I turni variano a seconda del contratto e della struttura turistica: in alcuni villaggi gli animatori turistici hanno un giorno libero a settimana, mentre in altri possono godere di pause programmate durante la giornata. 

Essere un animatore turistico significa vivere a stretto contatto con il team e con gli ospiti, creando un ambiente di lavoro unico e coinvolgente. 

Per chi ama il divertimento e il contatto con le persone, questo mestiere è un’opportunità straordinaria per crescere professionalmente e fare esperienze indimenticabili.

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Come trovare lavoro come animatore turistico?

Diventare un animatore turistico è più semplice di quanto si pensi, ma richiede strategia e preparazione. 

Le opportunità di lavoro sono molte, specialmente nei periodi di alta stagione, quando i villaggi turistici, i resort e le agenzie specializzate cercano nuovi talenti per animare le vacanze dei loro ospiti.

Il primo passo per trovare lavoro come animatore turistico è creare un curriculum accattivante, mettendo in evidenza esperienze nel mondo dell’animazione, dello sport, dello spettacolo o del teatro. 

Anche chi è alla prima esperienza può valorizzare le proprie soft skills, come la capacità di lavorare in team, la predisposizione al contatto con il pubblico e la voglia di mettersi in gioco.

Un altro aspetto fondamentale è la ricerca attiva delle opportunità: molte agenzie di animazione turistica pubblicano annunci sui loro siti web, sui social media o su portali di lavoro specializzati. 

Candidarsi direttamente alle migliori agenzie per animatori turistici aumenta le possibilità di essere selezionati per corsi di formazione gratuiti e inserimenti immediati nei team di lavoro.

Un buon modo per entrare nel settore è partecipare ai casting e agli open day organizzati dalle aziende di animazione. 

Questi eventi permettono di conoscere il lavoro da vicino, fare un provino e interagire con i responsabili della selezione.

Chi si informa su come diventare un animatore turistico dovrebbe anche considerare l’importanza delle lingue straniere: in molti villaggi turistici, conoscere l’inglese, il francese o il tedesco offre maggiori opportunità di essere assunti e di ottenere incarichi con responsabilità più elevate.

Essere flessibili, dinamici e sempre sorridenti è il segreto per iniziare una carriera entusiasmante nell’animazione turistica.

 

Cosa scrivere nel curriculum per animatore?

Il curriculum per animatore turistico deve essere chiaro, coinvolgente e in grado di mettere in evidenza le capacità relazionali e artistiche del candidato. 

A differenza di altri settori, in cui l’esperienza lavorativa è il fulcro del CV, nel mondo dell’animazione turistica contano soprattutto le soft skills, la predisposizione al contatto con il pubblico e la versatilità.

Nella sezione esperienze lavorative, è importante inserire eventuali lavori nel campo dell’animazione, dello spettacolo, del teatro o dell’intrattenimento, specificando i ruoli ricoperti e le competenze acquisite. 

Anche chi è alla prima esperienza può valorizzare la propria attitudine al lavoro di squadra, la capacità di coinvolgere il pubblico e l’entusiasmo nel mettersi in gioco.

Le competenze tecniche fanno la differenza: saper ballare, cantare, recitare o praticare sport di gruppo può rendere il profilo più interessante per le agenzie di animazione turistica

Anche la conoscenza di lingue straniere è un punto di forza, poiché molte strutture turistiche accolgono ospiti internazionali.

Un aspetto da non trascurare è la foto, che deve trasmettere energia, simpatia e professionalità. 

Meglio evitare immagini troppo formali: un sorriso sincero è il miglior biglietto da visita per un futuro animatore.

Infine, il CV deve essere sintetico e ben strutturato, con un linguaggio semplice e diretto. 

Aggiungere una breve lettera di presentazione personalizzata può aiutare a distinguersi dagli altri candidati e dimostrare motivazione e passione per il mondo dell’animazione.

 

Qual è la migliore agenzia per animatori turistici?

Scegliere la migliore agenzia per animatori turistici è il primo passo per entrare in questo mondo con sicurezza e ottenere le migliori opportunità di lavoro. 

Ma come riconoscere un’agenzia affidabile e seria?

Una buona agenzia si distingue per esperienza nel settore, collaborazione con strutture turistiche rinomate e un processo di selezione chiaro e trasparente

Non basta inviare un curriculum e sperare in una chiamata: le migliori realtà offrono formazione gratuita o corsi specializzati, preparando i candidati alle reali esigenze del lavoro.

Un altro aspetto fondamentale è la tipologia di contratto offerta

Alcune agenzie garantiscono contratti regolari con vitto, alloggio e copertura assicurativa, mentre altre propongono collaborazioni più precarie. 

È sempre importante leggere con attenzione le condizioni economiche, la durata dell’ingaggio e i benefit inclusi.

Chi vuole lavorare come animatore nei villaggi turistici dovrebbe puntare su un’agenzia con un ampio network di collaborazioni, capace di offrire destinazioni interessanti e una continuità lavorativa

Strutture prestigiose e grandi tour operator collaborano solo con aziende serie e strutturate.

Infine, un consiglio prezioso: diffida dalle promesse troppo belle per essere vere

Agenzie che chiedono pagamenti anticipati per corsi o che garantiscono ingaggi immediati senza selezioni sono spesso poco affidabili.

La migliore scelta è un’agenzia con una solida reputazione, recensioni positive e testimonianze reali di chi ha già lavorato con loro. 

Per questo, prima di candidarti, informati e confronta le diverse opzioni disponibili.

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Come diventare capo villaggio?

Diventare capo villaggio è il traguardo più ambito per chi lavora nell’animazione turistica

Si tratta di una figura chiave che coordina l’intera equipe di animatori, garantendo il massimo livello di intrattenimento per gli ospiti.

Ma come si fa a raggiungere questa posizione di responsabilità? Serve esperienza, leadership e capacità organizzative.

Il primo passo è accumulare esperienza diretta lavorando come animatore turistico

I capi villaggio di successo hanno solitamente alle spalle diverse stagioni in cui hanno ricoperto ruoli differenti: dall’animatore mini club all’animatore sportivo, fino a posizioni più strategiche come il responsabile spettacoli o responsabile staff

Questo percorso aiuta a comprendere le dinamiche dell’animazione turistica e a sviluppare una visione completa del lavoro.

Oltre all’esperienza, la leadership è fondamentale

Un capo villaggio deve essere in grado di motivare e gestire il team, risolvere problemi in tempo reale e garantire il rispetto degli standard della struttura in cui opera. 

Ottime capacità comunicative, una spiccata attitudine al problem solving e una grande energia sono qualità indispensabili.

Per fare il salto di qualità, molte agenzie offrono corsi di formazione specifici per futuri capi villaggio. 

Partecipare a questi programmi aiuta a migliorare le competenze manageriali e logistiche necessarie per coordinare un villaggio turistico.

Infine, è importante sapersi promuovere

Creare un curriculum dettagliato con tutte le esperienze nel settore e candidarsi presso le migliori agenzie per animatori turistici può fare la differenza. 

Con determinazione, dedizione e il giusto approccio, diventare capo villaggio è un obiettivo alla portata di chi sogna una carriera di successo nell’animazione turistica. 

 

Il percorso di crescita nell’animazione turistica

L’animazione turistica è un settore dinamico che offre opportunità di crescita professionale a chi ha passione, energia e voglia di mettersi in gioco. 

Non si tratta solo di intrattenere gli ospiti: chi inizia come animatore turistico può ambire a ruoli di maggiore responsabilità, fino a diventare capo villaggio o responsabile di un’intera equipe.

Il percorso di crescita solitamente parte dalla prima esperienza come animatore, che può avvenire in diversi ambiti: mini club, animazione sportiva, spettacoli serali o attività ricreative. 

Le prime stagioni sono fondamentali per acquisire esperienza sul campo, imparare a gestire il pubblico e sviluppare capacità di problem solving.

Dopo alcune stagioni, chi dimostra leadership e ottime capacità organizzative può candidarsi per ruoli di coordinamento come responsabile attività, capo animatore o responsabile spettacoli. 

In queste posizioni, oltre a continuare a coinvolgere gli ospiti, si gestisce il team e si pianificano le attività dell’intero staff.

Il passaggio successivo è quello di capo villaggio, un ruolo che richiede esperienza, competenze gestionali e grande carisma

Chi arriva a questo livello deve saper dirigere e motivare un’intera equipe, gestire i rapporti con la direzione della struttura e garantire la qualità dell’animazione.

Per velocizzare la crescita nel settore, è utile partecipare a corsi di formazione specializzati, aggiornarsi sulle nuove tendenze dell’animazione turistica e collaborare con le migliori agenzie. 

Con impegno, determinazione e passione, l’animazione turistica può trasformarsi in una carriera stabile e gratificante. 

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Quanto si guadagna a fare l’animatore dei villaggi?

Lavorare come animatore turistico nei villaggi è un’esperienza entusiasmante, ma quanto si guadagna realmente? 

La retribuzione varia in base a esperienza, ruolo e destinazione, oltre che al tipo di contratto offerto dall’agenzia o dalla struttura turistica.

Chi è alla prima esperienza può aspettarsi uno stipendio mensile compreso tra i 500€ e i 900€, con vitto e alloggio inclusi, oltre alla possibilità di ricevere benefit come trasferimenti gratuiti e assicurazione sanitaria. 

Per chi ha già esperienza e ricopre ruoli più specializzati, come animatore sportivo, tecnico audio-luci o responsabile di settore, la paga può salire fino a 1.200-1.500€ al mese.

Gli animatori più esperti, come capi animazione o capi villaggio, possono percepire stipendi ben più alti, dai 1.800€ ai 3.000€ mensili, in base alla struttura e al numero di persone gestite.

Un fattore chiave è il tipo di contratto: molte agenzie offrono contratti stagionali con pagamenti mensili, mentre alcune propongono contratti a chiamata o a progetto con compensi legati al numero di settimane lavorate.

Un altro aspetto da considerare è la possibilità di guadagnare extra grazie a lezioni private, spettacoli o attività aggiuntive offerte agli ospiti del villaggio. 

Alcuni animatori riescono a incrementare il proprio stipendio grazie a mance e bonus di performance.

Lavorare nei villaggi non è solo una questione di stipendio, ma di esperienza, crescita professionale e divertimento

Chi ha passione per l’intrattenimento e ama viaggiare troverà in questo lavoro un’opportunità unica per guadagnare e scoprire il mondo.

 

Attenzione alle condizioni contrattuali: come riconoscere un’offerta equa

Purtroppo, nel settore dell’animazione turistica, non mancano realtà che sottopagano o sfruttano i giovani animatori, soprattutto chi è alla prima esperienza. 

Alcune agenzie offrono stipendi al di sotto dei 400€ al mese, con turni di lavoro estenuanti che superano le 10-12 ore giornaliere, senza garantire giorni di riposo adeguati.

Tra le pratiche scorrette più comuni troviamo:

Contratti a rimborso spese: invece di uno stipendio, alcuni animatori ricevono solo vitto e alloggio, più un rimborso simbolico tra i 250€ e i 400€ al mese.

Salari estremamente bassi: compensi inferiori ai 500€ mensili sono da considerare sfruttamento, dato che gli animatori devono gestire attività impegnative e orari prolungati.

Mancanza di tutele contrattuali: alcune agenzie non forniscono assicurazioni, contributi o ferie pagate, lasciando gli animatori senza alcuna sicurezza economica.

Doppi turni senza maggiorazioni: molti animatori si ritrovano a lavorare mattina, pomeriggio e sera senza alcun extra in busta paga.

Secondo alcune testimonianze di ex animatori su forum e gruppi social, le peggiori condizioni salariali si trovano spesso in piccole strutture indipendenti o in agenzie poco trasparenti che assumono personale senza un vero contratto. 

Per evitare queste situazioni, è sempre meglio:

Informarsi bene prima di accettare un’offerta

Controllare recensioni online e chiedere feedback ad altri animatori.

Pretendere un contratto chiaro. Evitare accordi verbali o contratti che non specificano il compenso minimo garantito.

Scegliere agenzie serie e riconosciute. Realtà consolidate offrono stipendi giusti e condizioni lavorative dignitose.

Alcuni portali specializzati come Animandia e gruppi Facebook dedicati agli animatori turistici possono essere utili per scambiare esperienze e segnalare agenzie da evitare.

Lavorare nei villaggi turistici può essere un’esperienza bellissima, ma è importante farsi rispettare e scegliere con attenzione l’agenzia per evitare delusioni e sfruttamento.

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Il lato nascosto dell’animazione turistica: troppe ore, pochi soldi e zero libertà

L’animazione turistica viene spesso presentata come un sogno: viaggi, esperienze nuove, divertimento. 

Ma la realtà è molto diversa. 

In molti casi, soprattutto quando sei alla prima esperienza, lavorano dalle 10 alle 12 ore al giorno, con poche pause, senza reali possibilità di riposo. 

Il contratto?

Spesso precario e con compensi bassissimi: si parla di 450-800€ al mese per gli stagionali, a volte meno, con vitto e alloggio incluso solo in alcune strutture. 

Per tre mesi interi, sei vincolato a un luogo e a un ritmo di vita stressante, senza possibilità di organizzare la tua vita personale.

Ora immagina di lavorare ogni giorno fino a tardi, gestendo attività per adulti e bambini, sempre sotto pressione, con la direzione che pretende il massimo, mentre il tuo stipendio rimane fermo a cifre ridicole. 

Niente serate libere, niente weekend, niente vacanze dove vuoi tu. 

Finisci la stagione stremato e senza aver realmente messo soldi da parte.

E dopo? 

Devi ricominciare tutto da capo, perché la stabilità lavorativa nel settore turistico è un miraggio.

L’animazione turistica è un’esperienza, non un lavoro sostenibile a lungo termine.

 

La vera alternativa: fai l’animatore per bambini con La Giostra Magica!

Ora dimentica i turni massacranti, lo stipendio basso e la lontananza da casa. 

Se ami l’animazione, esiste un’alternativa molto più vantaggiosa: fare l’animatore per feste di bambini con La Giostra Magica.

Guadagni di più con meno ore di lavoro.

Lavorando solo 2-3 ore a festa puoi guadagnare fino a 80€ a evento. 

Anche con sole 6-8 feste al mese, prendi di più di un animatore turistico che lavora 10 ore al giorno. 

Se vuoi impegnarti di più, puoi arrivare a 1800-2500€ al mese, gestendo il tuo tempo come preferisci.

Libertà totale: scegli tu quando lavorare.

Nessun vincolo stagionale, niente obbligo di partire per mesi, nessuna pressione da parte della direzione di un villaggio. 

Con La Giostra Magica sei tu a decidere quanti eventi prendere in base ai tuoi impegni.

Più tempo per te, per la tua famiglia e i tuoi amici.

A differenza dell’animazione turistica, qui hai il controllo della tua vita

Puoi lavorare, divertirti, andare in vacanza quando e dove vuoi tu.

Formazione gratuita e pagata.

Non serve esperienza: ti formiamo noi, gratuitamente. 

Anzi, ti paghiamo mentre impari! 

Con il nostro metodo, diventi un professionista in un solo mese, senza dover fare mesi di gavetta.

Ambiente di lavoro positivo e stimolante.

Dimentica lo stress dei villaggi turistici. 

Lavorare nelle feste per bambini è divertente, dinamico e appagante

Non sei solo un intrattenitore, ma qualcuno che lascia un ricordo speciale nei bambini e nelle loro famiglie.

Candidati ora!

Non perdere altro tempo in lavori faticosi e mal pagati. 

Se vuoi guadagnare bene, senza sacrificare la tua libertà, candidati ora per un colloquio con La Giostra Magica! 

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